resoconto

OUTTA TIME

Lo ammetto: son la classica tipa che adora fare ste boiate dei resoconti di fine anno.
Perchè ogni volta è una coltellata nel petto,ma dopo aver scritto su “carta” i mesi trascorsi,le cazzate fatte o quelle che si dovevano fare, mi sento sempre tanto leggera.
A sto giro però non mi va,perchè lo so che inevitabilmente finirei di parlare di una certa persona, e non ne vale più la pena.
Quindi,ecco le mie canzoni per riassumere il 2013.

1.

Sarò onesta: i primi mesi dell’anno mi sentivo con un ragazzo che,come me,adora i Mumford and Sons. E in quel periodo come non mai,ci stavo in fissa. Quindi questa canzone mi ricorda tante cose,dai suoi messaggini alle 150h fatte alla Biblioteca di Medicina.
E anche lo studio per la tesi,lo scriverla,i pianti quando pensavo di non farcela.
La soddisfazione nel cantarla in macchina quando sono andata a consegnare alle segreterie i documenti finali.

2.

Nella strada principale denomitata “colonne sonore della vita”,loro ci sono sempre. E i mesi primaverili sono stati caratterizzati da questa canzone, sparata a mille nell’ipod mentre mi facevo le mie passeggiate in centro e riflettevo. Riflettevo sul provare o no determinati sentimenti per una certa persona,sull’amicizia, se esiste davvero quella vera,bella,autentica e senza cattiverie alle spalle. Riflettevo sul perchè, senza accorgermene,mi devo sempre far mettere in testa i piedi da qualcuno.
E mi dimenticavo delle mie riflessioni.

3.

Il mese della laurea,e i 4 mesi di ozio cui ha fatto da iniziatore. La gioia per aver conseguito un obiettivo in così poco tempo, lo scoprire di avere una determinazione che non mi sarei mai immaginata.
I pianti delle mie amiche mentre leggevano la dedica,le risate all’aperitivo di laurea quando mi hanno fatto vedere di fronte a tutti il video che mi avevano fatto.
I venerdì no stop, fino a giugno e poi ancora da Settembre al 30 Novembre nel mio,nel nostro locale preferito,che oramai  è Casa.
I giovedì agli aperitivi in centro che non scorderò.
Il True American,le feste in casa,le feste universitarie. Poche ma buone.
Il sentirsi viva,il sentirsi 20enne,il sentirsi felice. Riprovare le stesse identiche emozioni ora che scrivo ricordando quei giorni.

4.

What do you say? Is this the time? E nella mia testa,la risposta era “Sì”.
Il pensare di trovarsi nel momento più giusto della propria vita, le persone più giuste accanto, di avere la cotta per il ragazzo più giusto. Il volergli dare il mondo intero. L’essere felice semplicemente per la sua presenza. La stupidità.
Il ritrovarsi ascoltare canzoni di Ingrid Michaelson,come “All love”.
It’s all love,all love.It’s all love my stupid love.
Rettifico: IT WAS.

5.

L’estate. Dalle amiche,in giro per il sud Italia.
I 4 giorni memorabili dalla wife, il conoscere gente nuova,interessante e anche fighi.
Lo scoprire di risultare interessante per gli altri. La soddisfazione. La felicità per i viaggi,il non voler tornare a casa, il non voler rivedere le solite persone e voler rivedere così tanto una persona. La spensieratezza di trovarsi in nuove città,nuovi paesi, con gente nuova. Lo scoprirsi una persona migliore,se fuori dal proprio habitat.

6.

Il cercare di darsi carica con questa canzone,anche quando si prova vergogna a ripensare come si era fesse pochi mesi addietro.
Il cercare di affrontare tutto sempre a testa alta. Trarre filosofie di vita dai film, cercare di mandare giù e far finta di niente,che tanto prima o poi tutto passa. Il tempo è il migliore amico dei brutti ricordi,piano piano conduce verso l’oblio. Riporre tutte le speranze possibili in qualche amnesia improvvisa.

7.

Bipolarismo. Momenti di gioia pura (i venerdì, i nuovi incontri nel locale,la VITA, essere single è bellissimo mi sento padrona di me stessa) e momenti di sbasso totale (non sto studiando, non ho un ragazzo e tutte le mie amiche “puff” all’improvviso sono fidanzate anche le single incallite,morirò sola) .
Trovare sostegno negli Strokes,non tanto per i testi,quanto per il casino che fanno.
Il non voler pensare,che se penso mi angoscio,e non c’ho più voglia di essere angosciata.

8.

Il cinismo. Fase finale. Vedere che attorno a me nasce amore,anche in persone che non lo meritano.
Ritrovarsi a fare pensieri orribili “Lei è solo una stupida oca,eppure guarda come viene amata. Io sono meglio di lei e mi amano quelli sbagliati”. Il non capacitarsi come facciano certe persone a farsì che il ragazzo che gli piace LE SCELGA.
Come fai a farti scegliere,tra tante? Perchè proprio te,se per giunta non sei nulla di speciale?
Il credere di avere la verità in mano,ma probabilmente è solo sindrome pre post in mestruale.

9.

Mettersi l’anima in pace,che tanto il mondo va come deve andare.
E capire che quella sbagliata sono io, non tutto ciò che mi circonda.
L’unica cosa che posso fare è scremare CHI mi circonda.
Io ho iniziato da Capodanno : quest’anno non lo passo con chi è giusto che lo passi,con chi è più facile,ma con chi mi va.
I piccoli cambiamenti per l’anno nuovo,forse,possono partire anche da questo.
Buon anno, numerosissimi lettori! Grazie per essermi stati ad ascoltare, lo so che sono una pippa 🙂